Fisioterapia

Rieducazione del cammino con esoscheletro

07 FEBBRAIO 2020

RIEDUCAZIONE DEL CAMMINO CON ESOSCHELETRO

Con l’evoluzione della tecnologia esistono ad oggi numerosi dispositivi robotici utilizzati per la rieducazione del cammino, primi tra tutti gli esoscheletri.
L'esoscheletro è una struttura robotica indossabile in grado di sostenere il soggetto affetto da patologie caratterizzate da paralisi (o debolezza) degli arti inferiori tra cui le lesioni midollari, gli ictus, le lesioni cerebrali acquisite, la sclerosi multipla e la sindrome di Guillain-Barrè.
L'esoscheletro bionico (Ekso Bionics), in particolare, a differenza degli altri esoscheletri, è l'unico per il momento che consente una tipologia di cammino più simile a quella fisiologica, essendo dotato di sensori a livello della pianta del piede che rilevano il corretto spostamento del carico. Dispone inoltre di motori a livello di anche e ginocchia ed è autoportante quindi il suo peso durante l'utilizzo non grava sul soggetto. Il robot viene utilizzato con l'ausilio indicato di deambulatore o antibrachiali.


 
Ogni paziente coinvolto nella riabilitazione con l’ausilio di questa macchina estremamente specifica dev'essere accuratamente valutato per stabilirne l'idoneità o meno all'utilizzo. Bisogna considerare determinati criteri di inclusione (lunghezza del femore e della tibia, larghezza del bacino, altezza e peso corporeo del paziente) ed esclusione (dismetria degli arti inferiori, spasticità importante, retrazioni muscolari, limitazioni articolari, ipostenia agli arti superiori, TVP, instabilità della colonna, ipotensione ortostatica, osteoporosi importante, pregresse fratture, deficit cognitivi, problematiche psicologiche) per verificare il miglior servizio, nonché ausilio, della macchina.

È compito esclusivamente di fisioterapisti adeguatamente formati utilizzare la macchina con i soggetti in questione per evitare di inficiare il sistema estremamente accurato e preciso.
Il requisito fondamentale che il soggetto deve avere per poter intraprendere il training con l'esoscheletro è il mantenimento della verticalizzazione in standing position o in parallele per un tempo minimo di 30 minuti. Una volta che questo requisito viene soddisfatto, è possibile procedere con lo svolgimento di attività propedeutiche che comprendono la scomposizione del passo, lo squat e lo spostamento del carico con feedback sonoro. A seguire, si potrà procedere con la deambulazione vera e propria, inizialmente eseguita in modalità passiva (lavoro della macchina 100%) con sessioni di durata di circa 10-15 minuti (perlopiù a scopo conoscitivo e di apprendimento) e, successivamente, in base alle performances e ai miglioramenti riscontrati sul paziente, si potrà passare ad una modalità attivo-assistita oppure, in ultimo, a quella attiva (entrambi gli arti inferiori liberi) con sessioni di durata di circa 45 minuti.
Il controller posizionato sul torso della macchina rappresenta l'interfaccia utente per i fisioterapisti e consente loro di programmare e azionare il software e l'hardware del robot.

Il training con Ekso Bionics risulta quindi essere una componente fondamentale nella rieducazione del cammino ad integrazione del trattamento riabilitativo neuromotorio classico. È stato dimostrato che tanto più precocemente si inizia il training con Ekso, tanto più la rieducazione del cammino risulterà efficace: il paziente viene verticalizzato in sicurezza, si riesce ad impostare una deambulazione senza compensi, e, durante la singola seduta, si può arrivare ad un totale di passi effettuati impensabile in una deambulazione fuori dalla macchina.



Francesca Pellò, Dott.ssa in Fisioterapia