Nutrizione

La tiroide: come agisce sul nostro metabolismo

La tiroide

19 APRILE 2020

La tiroide: come agisce sul nostro metabolismo



La tiroide: nonostante il suo ruolo di grandissima importanza nella regolazione del nostro organismo, è un organo ancora troppo sconosciuto da gran parte della popolazione.

A parte tutti i soggetti (e non sono pochi) affetti da patologie della tiroide che conoscono molto bene le sue funzioni e disfunzioni, gran parte dei restanti non conosce il suo ruolo, il suo enorme potere e i gravi disturbi che possono derivare da un suo scorretto funzionamento.

Con l’articolo di oggi cercheremo di presentarvi questo organo affascinante e ne delineeremo i principali compiti che svolge nel nostro organismo.

La tiroide si presenta come un organo piccolo e semplice, situato all’interno dei tessuti del collo la cui forma può vagamente ricordarci un papillon. Essa è costituita la lobuli, ognuno dei quali racchiude cellule più piccole chiamate follicoli, all’interno dei quali si trovano gli ormoni che la tiroide invia, attraverso il sangue, a tutte le cellule del corpo.
È proprio questo il suo compito principale: permettere alle cellule del nostro corpo di funzionare correttamente inviando ad esse importanti messaggi attraverso gli ormoni.

Tra tutti gli ormoni che secerne, i più importanti sono il T3 (triiodotironina) e il T4 (tiroxina).
Come abbiamo detto in precedenza, T3 eT4 fungono da messaggeri con il compito di informare ogni cellula del corpo sulla necessità di consumare ossigeno e nutrienti; proprio questo collegamento regola il metabolismo del nostro corpo, ovvero tutte le reazioni prodotte dalle cellule per fornirci energia.

Nel momento in cui abbiamo bisogno di più energia, la tiroide invia ormoni per incrementare il nostro metabolismo facendo si che i nutrienti vengano scomposti più velocemente.
Ciò è possibile grazie alla comunicazione ormonale stabilita dalla tiroide che permette al cuore di pompare in modo più efficiente il sangue nel nostro organismo così da aumentare l’apporto di ossigeno ad ogni cellula affinché acceleri il processo di scomposizione. È proprio grazie alla tiroide che le cellule del nostro corpo possono utilizzare energia, crescere e riprodursi.

Ma la tiroide non prende decisioni da sola. Essa è controllata da una ghiandola ormonale posizionata nel nostro cervello che sovrintende alle sue attività assicurandosi che i suoi messaggeri vengano inviati al momento giusto: stiamo parlando dell’ipofisi.
Il ruolo di questa ghiandola è quello di monitorare i livelli di ormoni, T3 e T4, nel sangue e di correggerli nel caso in cui fossero troppo alti o troppo bassi. Per correggerli l’ipofisi invia istruzioni alla tiroide tramite l’ormone tireostimolante (TSH), affinché la tiroide smetta di inviare ormoni in caso di livelli troppo alti o aumenti la loro produzione in caso di livelli troppo bassi: un sistema apparentemente controllato in modo impeccabile.

Ma ahimè anche in sistemi controllati si possono verificare degli errori.
Alcune malattie che insorgono dalla tiroide, alcuni squilibri chimici nel corpo, possono disorientare l’organo rendendolo “sordo” ai comandi dell’ipofisi.
Le patologie più comuni sono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo.

La tiroide delle persone affette da ipertiroidismo invia troppi ormoni alle cellule del corpo, le quali ricevono un sovraccarico di ordini che le spinge a consumare sempre più ossigeno e sostanze nutritive diventando così cellule iperattive.
Questi soggetti hanno quindi un metabolismo più attivo e, di conseguenza, una frequenza cardiaca più alta, fame costante e perdita di peso.
Altre caratteristiche appartenenti agli affetti di questa patologia sono l’essere sempre accaldati e sudati, molto spesso ansiosi e con difficoltà a dormire.

L’ipotiroidismo, invece, rappresenta il problema opposto.
Questa patologia si verifica quando la tiroide invia troppi pochi ormoni alle cellule del nostro corpo e quindi i messaggeri che le guidano non sono sufficienti a svolgere tutte le loro funzioni. La risposta a questo squilibrio è la crescita abulica della cellule e un rallentamento da parte del metabolismo.
I sintomi caratterizzanti questa patologia sono opposti a quelli tipici dell’ipertiroidismo: aumento di peso, lentezza e debolezza nei movimenti, sensibilità al freddo, articolazioni gonfie e doloranti, astenia.

Fortunatamente per tutte le persone affette da queste patologie vi sono efficaci trattamenti medici in grado di ristabilire l’attività della tiroide affinché si ristabilisca un tasso metabolico costante.

In conclusione, nonostante le sue modeste dimensioni questo organo esercita un potere notevole su tutto il nostro organismo: una tiroide sana permette alle nostre cellule di funzionare efficacemente così da mantenerci sani e in vita, nonostante non ci accorgiamo della sua presenza.



Riccardo Alfieri