Functional training

ALLENAMENTO FUNZIONALE, MIGLIORARE A 360 GRADI

Allenamento funzionale, migliorare a 360 gradi

05 LUGLIO 2020

Allenamento funzionale, migliorare a 360 gradi




Viviamo in un periodo storico in cui l’uomo è al centro del suo stesso pensiero, dunque è spinto a un continuo miglioramento su ogni fronte, dall’estetica al benessere e prestazione.
L’allenamento funzionale è il perfetto mix di ognuna di queste! A differenza del passato, in cui l’immagine e le dimensioni muscolari erano alla base del fitness, oggi si preferisce allenare il corpo nella sua totalità, rendendolo armonico seppur prestante e in grado di affrontare qualsiasi tipo di prova fisica.

Ma cos’è in realtà l’allenamento funzionale?

Il termine stesso indica la finalità per cui viene realizzato, ossia un allenamento in funzione delle necessità dell’individuo o meglio, che consenta di eseguire in maniera funzionale (con efficacia ed efficienza) semplici gesti usati nel quotidiano.
Il principio fondamentale su cui si basa questa metodologia di allenamento è riportare in forma soggetti non più abituati al movimento. Ogni soggetto ha specifici bisogni che possono essere raggiunti tramite una accurata programmazione e organizzazione degli allenamenti.
Gli obiettivi raggiungibili tramite questo metodo possono essere molteplici, come ad esempio il miglioramento delle capacità condizionali quali Forza, Velocità e Resistenza, che risultano essere alla base della performance di ogni gesto motorio. In alternativa è possibile dedicarsi alle capacità coordinative (apprendimento motorio, adattamento motorio, direzione e controllo del movimento, differenziazione cinestetica, equilibrio, orientamento spazio-temporale, ritmo, reazione, trasformazione, accoppiamento e combinazione), che intervengono nei processi di organizzazione, gestione, controllo e regolazione di ogni movimento.

Non è necessario disporre di un’ampia sala pesi attrezzata per approcciarsi al funzionale, in quanto è sufficiente usare pochi semplici strumenti (funicella, palla medica, TRX, loop band, kettlebell, ecc..) piuttosto che il proprio corpo.
I singoli esercizi analitici che comunemente vengono svolti in palestra tramite macchinari isotonici, non hanno nulla a che vedere con l’allenamento funzionale, anzi risultano essere nocivi in quanto non garantiscono miglioramenti a lungo termine e possono portare a uno stato precoce di over training.

Uno degli aspetti fondamentali di questa metodologia di allenamento è l’utilizzo di movimenti semplici, di natura pluri articolare e multiplanare, che favoriscono l’utilizzo di molteplici catene muscolari. Alcuni tra i movimenti maggiormente impiegati durante questo tipo di allenamento sono compresi tra gli schemi motori di base e schemi locomotori terrestri: accovacciarsi (squatting), piegarsi (bending), affondare l’arto inferiore (lunging), tirare (pulling), girarsi (twisting), spingere (pushing), camminare (walking), correre (running) e strisciare (crawling).

L’allenamento funzionale risulta essere ottimale per il miglioramento della “Core stability” o stabilità del Core, ossia di tutti i muscoli stabilizzatori del copro umano. Attraverso un allenamento mirato al rinforzo di questa specifica parte del corpo, è possibile ottenere enormi miglioramenti sulla postura e ridurre drasticamente dolori lombari e fastidi agli arti inferiori.
Il Functinal training garantisce inoltre un netto aumento del ROM grazie alla importante componente di mobilità, favorisce il recupero e stimola il reale processo di super compensazione. Inoltre, tramite specifiche metodologie di allenamento, è possibile agire sull’efficienza neuromuscolare e dei meccanismi energetici.

Le metodologie più comuni usate durante un allenamento funzionale risultano essere i circuiti a tempo, il classico Tabata, gli AMRAP e gli EMOM. Ognuna di queste specifiche tecniche risulta essere maggiormente adatta rispetto alle altre in base all’obiettivo, ai soggetti che si apprestano ad eseguire la lezione, allo spazio, al tempo e al materiale a disposizione.
I miglioramenti non riguardano esclusivamente aspetti fisiologici, poiché anche la prestazione (generale e specifica) risulta ottenere innumerevoli vantaggi da questa pratica.

Allenarsi a 360 gradi è facile, il giusto mix è alla portata di tutti. Il giusto mix è il funzionale!




Dott. Taricco Marco